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mercoledì 30 giugno 2010

Tra gli scopi dei musei sempre più importanza viene attribuita agli aspetti educativi. Il museo è un ambiente di apprendimento speciale. E' informale, coinvolgente e divertente..................... basta guardare le *stranezze* del Museo Di Storia Naturale di Pavia!

martedì 29 giugno 2010

Backstage Fauna & Flora

Guarda il backstage Fauna & Flora!

:D

Est

Il progetto Est , si propone di educare alla scienza e alla tecnologia, attraverso percorsi educativi si occupa della biodiversità e coinvolge le scuole di Pavia e Provincia !
Ringraziamenti alle guide del museo di storia
naturale per averci dato la possibilità, tramite questo link, di approfondire alcune conoscenze in merito. Fauna & Flora ;)

lunedì 28 giugno 2010

Trova le 5 differenze!


Divertiti giocando con Fauna & Flora! Trova le 5 differenze nelle foto su FB!



domenica 27 giugno 2010

Entra nella community!

Diventa anche tu un membro Fauna & Flora! Guarda il messaggio di benvenuto!


sabato 26 giugno 2010

Presentazione progetto Fauna & Flora

Come arrivare al museo di storia naturale di Pavia?

Come arrivare al museo di storia naturale?

Seguiteci e arriverete in via Guffanti 13

I VERSI DEGLI ANIMALI.wmv

Giochiamo con i versi degli animali!

guida al museo.wmv

Il museo prende vita!

I musei non solo come esposizione di collezioni, ma come processo di apprendimento in cui si il visitatore ed i suoi interessi sono al centro. Componenti attive e collaborative, unite a un contesto informale, coinvolgente e divertente. Tutto questo al museo di storia naturale.

Un grazie alle guide del museo :)

Arte, natura e citazioni

Joshua tree

Piante carismatiche: “The Joshua Tree”

All’orto botanico abbiamo fatto la conoscenza di piante molto particolari e affascinanti, appartenenti alla famiglia delle “Forbie Colonnarie”.


Queste piante sono originarie delle Americhe, anche se dal 1500 si sono mescolati vari generi e provenienze. Le cactacee, che fanno parte di questa specie, vivono in un clima sub – tropicale e per questo hanno sviluppato nel tempo delle difese, come l’evapotraspirazione, grazie alle quali sopportano lo stress idrico e l’insolazione.




Tra queste, abbiamo visto: l’Aloe, l’Agave Tequiliana, che serve per fare la Tequila, l’Opunzia e, dulcis in fundo, la “Yucca Brevifolia” : comunemente conosciuta come “The Joshua tree”, viene detta anche”Yucca palm”, “Tree yucca”, e “Palm tree yucca”.









Questo albero è nativo delle zone sudoccidentali dell’America settentrionale: California, Arizona, Utah e Nevada, dove si trova prevalentemente nel deserto tra i 400 e i 1800 metri. Esso cresce inoltre nelle ampie praterie della Queen Valley e della Lost Horse Valley nel Joshua Tree National Park. Vi sono due sottospecie di questa pianta:: Yucca brevifolia jaegeriana (the Jaeger Joshua tree o Jaeger's Joshua tree) e Pygmae Yucca. Altre sottospecie sono state proposte, ma i botanici le hanno rifiutate, preferendo raggrupparle tutte in una unica denominazione: Yucca brevifolia f. herbertii (Webber's Yucca o Herbert Joshua Tree).




Il nome “Joshua Tree” fu dato da un gruppo di mormoni che attraversarono il deserto del Mojave durante la metà del 19° secolo. La singolare forma di questa pianta ricordò loro una storia, narrata nella Bibbia, in cui Joshua (Giosuè) alza le mani verso il cielo per pregare. Molti proprietari di ranch e minatori, contemporanei dei mormoni, trassero vantaggio da questa pianta, usandone i tronchi e i rami nella costruzione di recinti e come combustibile nei processi di estrazione dei minerali. Fu per la prima volta descritto formalmente nella letteratura botanica con il nome di “Yucca Brevifolia” nel 1871 da George Engelmann, come parte de “L’esplorazione geologica del quarantesimo parallelo”.

Il Joshua tree cresce velocemente nel deserto; le nuove pianticelle possono crescere in media 7,6 centimetri all’anno per i primi dieci anni, mentre crescono di 3,8 centimetri per gli anni restanti. Il tronco di uno di questi alberi è fatto di centinaia di piccole fibre e non ha al suo interno gli anelli di crescita che si riscontrano invece in altri alberi, cosicchè è difficile stabilirne l’età. Se sopravvive al clima del deserto può vivere per centinaia di anni; alcune specie arrivano anche a mille anni. Il più alto arriva a 15 metri di altezza. Nuove piante possono essere coltivate attraverso le semenze, ma a volte nascono, si diffondono nuovi alberi grazie ai rizomi che si disperdono sottoterra intorno all’albero stesso. La fioritura avviene da febbraio ad aprile inoltrato, in pannocchie alte 30 – 55 centimetri e larghe 30 – 38 centimetri. I singoli fiori, eretti, sono alti 4 – 7 cm, con sei petali che vanno dal bianco crema al verde. I petali sono a forma di lancia. I pistilli sono alti 3 cm e la cavità dello stigma è circondata da lobi. Il frutto che viene prodotto è di colore verde-marrone, di forma ellittica, e contiene molti semi piatti. Gli alberi di solito non ramificano dopo la fioritura e non fioriscono ogni anno. Come la maggior parte delle piante del deserto, la loro fioritura dipende dalla pioggia, se arriva nel periodo giusto, e necessiterebbe di un precedente congelamento invernale.

Il Joshua tree non manca di evocare suggestioni, riflessioni, sensazioni che rimandano ad una natura selvaggia, incontaminata, libera dalle convenzioni della cultura, un po’ naïve e per questo necessaria al giorno d’oggi, ma non solo, per disintossicarsi dalle continue finzioni, ipocrisie che mascherano la violenza della cosiddetta “civiltà”. É celeberrimo a questo proposito l’album degli U2 intitolato appunto “The Joshua tree”.

The Joshua Tree è il quinto album degli U2, pubblicato il 9 marzo 1987 dalla Island Records. Prodotto da Brian Eno e Daniel Lanois, The Joshua Tree ha vinto il premio come album dell'anno alla cerimonia dei Grammy Award del 1988 ed occupa la posizione 26 nella lista dei 500 migliori album secondo la rivista Rolling Stone.


Scrive la rivista Rolling Stone il 7 maggio 1987: «La bellezza selvaggia, la ricchezza culturale, il vuoto spirituale e la feroce violenza dell'America vengono esplorati per ottenere degli effetti di fatto in ogni aspetto di The Joshua Tree; già nel titolo e nelle immagini sulla copertina dell'album, il blues e il country si mescolano chiaramente nella musica... Infatti, Bono dice che "smantellare la mitologia dell'America" rappresenta una parte importante dell'obiettivo artistico di The Joshua Tree


Nel suo viaggio del 1986 a San Salvador e in Nicaragua, Bono assiste in prima persona alle angherie a cui sono sottoposti i contadini nei conflitti interni e questo influenza molto l'album, soprattutto in “Bullet the Blue Sky” e Mothers of the Disappeared.


Nell'album si contrappongono l'antipatia verso gli Stati Uniti, compresa la rabbia per la politica estera degli USA dell'amministrazione Reagan in America Centrale, ed il fascino profondo della campagna americana, gli spazi immensi, la libertà e ciò che rappresenta. La band vuole un tipo di musica con un senso di "location", una qualità "cinematica". La musica e le parole sono disegnate sull'immaginario creato dagli scrittori americani di cui gli U2 avevano letto delle cose. Secondo Bono, l'album è ispirato e influenzato più dalla geografia che dalla gente.

Il disco è influenzato dal country e dal blues. Durante la registrazione di
Silver and Gold con Keith Richards, Bono e Richards ascoltano il blues, il country, la pop music americana degli anni cinquanta, tutte influenze che, combinate con i primi "riferimenti" di Bono (Patti Smith, Bob Dylan), producono un effetto sulla canzone sull'intero album.L'album è stato registrato, in parte, negli studi Sun a Memphis (dove sono stati registrati i primi fondamentali album di rock and roll, negli anni '50, dai primi singoli di Elvis Presley fino a quelli di Jerry Lee Lewis).



L'albero di Joshua "originale" della copertina del disco

Il Joshua tree è anche impiegato nella cura di vari disturbi. La sua essenza floreale “risveglia l’identita’ umana e da’ all’individuo una chiara consapevolezza di questo risveglio”. Per saperne di più:

http://www.flowersociety.org/italiano/Joshua_Tree_italiano.htm

Come vedete, questa pianta ha molte proprietà e virtù, e chissà quante altre se ne scopriranno...a voi la scelta!!!

giovedì 24 giugno 2010

Il sitema museale di ateneo

Visita il sito del sistema museale di ateneo! Troverai una mappa interattiva attraverso cui scoprire i vari musei dell'Università di Pavia!





Staff Fauna & Flora!

Chi siamo? 5 studenti dell'università di Pavia, iscritti a Cim! Amiamo l'arte, la natura e ovviamente la comunicazione! Fauna & Flora è un progetto di promozione del sistema museale di ateneo! Come in ogni cosa che facciamo, abbiamo messo passione e un po' di allegria, per apprendere divertendoci insieme! Collaborate con noi, seguendoci in questo percorso!


















Saluti da Fauna & Flora!

martedì 15 giugno 2010

L'intelligenza collettiva




Che cos'è l'intelligenza collettiva?



Leggi la risposta del filosofo
Pierre Lèvy



Condividiamo sapere e cooperiamo!

Cimeli



CIMeli Il blog Cim del sistema museale dell'università di Pavia!

lunedì 14 giugno 2010

Esemplari di Sofora aponica








L'orto botanico di pavia ha tre alberi, dai rami che si ingarbugliano, che sono esemplari di Sofora aponica.



In teoria e in natura i rami di questi alberi andrebbero verso l’alto. Sono così contorti perchè è stato loro impiantato un tumore, e sopravvivono quindi in questa forma, che non è naturale, ma data dalla malattia.





Il celacanto

Un pesce preistorico che si credeva estinto.

Il celacanto è un pesce preistorico considerato un “fossile vivente”.
Nel secolo scorso di credeva che questi pesci fossero estiti da diversi millioni di anni, fino al 1930, quando è stato catturaro un celacanto vivo in Sudafrica.

Questi pesci possono raggiungere i 2 metri e gli 80 kg di peso. Sembrano essere molto longevi, si pensa possano arrivare anche ai 60 anni di età.

Per saperne di più http://it.wikipedia.org/wiki/Latimeria

F&F

Mappe musei universitari

Ecco come raggiungere i musei universitari pavesi!

Via Guffanti 13, Pavia - Museo di Storia Naturale




Via Sant. Epifanio 14 , Pavia - Orto Botanico

giovedì 10 giugno 2010

il cerchio della vita

Video che ci riporta ai tempo dei cartoon e ci fa viaggiare nei ricordi dell'infazia!Tanti animali come quelli che puoi trovare al MUSEO DI STORIA NATURALE A PAVIA in Via Guffanti

Spallanzani Vs Scopoli

VS



Sapevate che questi due grandi naturalisti erano rivali?

Giovanni Antonio Scopoli a quanto pare fu vittima di una beffa. Al naturalista fu portato un vaso che conteneva, sotto spirito, ciò che gli fu presentato come un verme intestinale. Scopoli lo esaminò e, non trovando nulla di simile tra i vermi conosciuti, gli diede un nome scientifico (Physis intestinalis) e lo descrisse, facendone fare anche un'illustrazione, in un suo libro, ma si trattava di una truffa e il presunto nuovo verme era in realtà la trachea e l'esofago di una gallina. Lazzaro Spallanzani, che era in pessimi rapporti con Scopoli, scrivendo sotto lo pseudonimo di Francesco Lombardini un libro in cui attaccava il rivale, non mancò di sottolineare questo abbaglio.

lunedì 7 giugno 2010

Natura

Studi o vivi a Pavia? Scopri i musei universitari!

Orto Botanico di Pavia, Via Epifanio 14!

Serra delle piante succulente (1° ala)

Queste serre sono storiche, risalgono a quando era direttore Giovanni Scopoli (1777 – 1778). Furono progettate da Piermarini, lo stesso che progettò il teatro alla Scala.

In origine erano serre fredde atte al ricovero invernale delle piante.

Ora invece le piante rimangono in serra tutto l’anno.

Nella prima ala troviamo le Piante succulente, dette comunemente “piante grasse”. Questa definizione è però errata, in quanto queste piante non producono grassi. La loro forma ispessita serve ai tessuti per trattenere l’acqua. In questa prima sezione troviamo piante che vengono per la maggior parte dall’Europa, dall’Asia, dall’Africa.

Queste piante affondano nei sassi per un meccanismo di difesa, per non farsi predare. Questo processo si chiama “mimetismox”.

Troviamo poi le Cicladacee, piante molto arcaiche, presenti già ai tempi dei dinosauri. Le caratterizza un tempo molto lungo di sviluppo e di crescita.

Vi è la più conosciuta Cicas Revoluta. Fa parte delle piante tropicali e sub-tropicali che non sopportano il freddo. Qui c’è un esemplare che porta le foglie nuove, ancora tenere e morbide, insieme alle foglie più vecchie, dure e coriacee. C’è poi la Felce, che vive nella zona di sottobosco.

La bellezza della natura

Vieni all'orto botanico di Pavia!

I tuoi occhi resteranno incantati dalla bellezza della natura!

domenica 6 giugno 2010

Wiki Fauna & Flora

Visita il nostro wiki... scoprirai un mondo assorto in mezzo al verde e la natura...
Ami il fascino delle parole? Leggi e arricchisci con noi le pagine con gli aforismi e le poesie!
Ciao a tutti da Fauna & Flora

mercoledì 2 giugno 2010

Vieni al Museo di Storia Naturale

Cosa Aspetti?

Siamo in Via Guffanti 13 a Pavia!